Liste di attesa agli asili nido (81 bambini in attesa su 128 ammessi), liste di attesa alle case di cura per gli anziani, nessuna politica d’integrazione vera, il tema della sicurezza mai realmente affrontato: questa è la situazione dell’azione sociale dell’Amministrazione comunale uscente. Il Sindaco a fine mandato continua a parlare di sociale, ma senza quei servizi che vanno davvero incontro ai bisogni dei cittadini. Le famiglie troppo spesso devono giungere con le proprie forze là dove il Comune invece non arriva o affidarsi a quei corpi sociali (di ispirazione cattolica e non), che svolgono una funzione insostituibile e che pure non ricevono gli adeguati riconoscimenti.

La nostra risposta:
•    Contrasto al disagio: con azioni rivolte non solo verso i soggetti tradizionalmente deboli (immigrati, disabili, ammalati, ecc.), ma anche in favore dei giovani, degli anziani, delle famiglie numerose o mono reddito.
•    Valorizzazione dei corpi sociali: deve essere riconosciuta, valorizzata e ampliata – anche in questo caso con idonei supporti pubblici – l’importanza dell’azione delle nostre parrocchie, delle numerose associazioni di volontariato, delle strutture di assistenza religiose e laiche, già meritoriamente presenti e operanti sul territorio.
•    Edilizia agevolata: per rendere disponibile un’adeguata dotazione di alloggi per acquisto o locazione con riscatto finale a condizioni agevolate rispetto a quelle correnti di mercato, creando per le fasce più deboli e per i nostri giovani le condizioni per la permanenza di residenza e lavoro nella nostra città.
•    Maggior presenza della Polizia Municipale non per fare più multe ma per presidiare il territorio, anche attraverso l’istituzione della figura del vigile di quartiere, con turni diurni e notturni.
•    Potenziamento dell’illuminazione pubblica e delle aree videosorvegliate, per tutelare la sicurezza scoraggiando le azioni di micro-criminalità ai danni dei cittadini.