I tunisini giunti in città ospitati nelle palestre delle scuole Astengo. Gli abitanti dell’Oltre Letimbro: “Qui riversati tutti i problemi”

Suscita la reazione dei cittadini dell’Oltre Letimbro l’arrivo degli immigrati tunisini a Savona, prima accolti nel “Grand Hotel” Mongrifone – come hanno riportato i quotidiani – per poi essere trasferiti nella palestra delle scuole Astengo. Le polemiche non si sono fatte attendere molto: la nuova collocazione, infatti, non piace agli abitanti di quella zona, vittima secondo loro di una scarsa attenzione da parte del Comune.

“Tutti i problemi legati al disagio sociale nella nostra città vengono puntualmente riversati nell’Oltre Letimbro – spiega Cristina Scaramuzza, candidata della Lista Marson e professione commerciante, una che trascorre le sue giornate proprio a contatto con gli abitanti dell’Oltre Letimbro -. La situazione è davvero difficile e la gente è stufa: perché non vengono ospitati anche in centro? Nessuno ci ha informati se non a cose fatte: ora vogliamo che la Asl certifichi l’idoneità dal punto di vista igienico dei locali prima di farci rientrare i nostri bambini”. “Il problema è reale – commenta Paolo Prefumo, capolista della civica di Marson -, l’Oltre Letimbro deve fare quotidianamente i conti cn i più bisognosi: c’è il campo nomadi, c’è la Caritas. Questa problematica andava gestita in maniera diversa. Anche il tessuto commerciale avrebbe dovuto essere informato”.

“Gli stranieri costituiscono a Savona il 10% della popolazione – dichiara il candidato sindaco Paolo Marson –, la nostra è una città accogliente e aperta. Il problema in questo caso non sono gli immigrati tunisini, ma la capacità organizzativa del Comune, che non riesce ad avere una visione complessiva del territorio e delle sue criticità: il solito sociale predicato che non trova soluzioni neppure per ricoverare poche decine di persone senza creare disservizi ai cittadini”.